FOTOROMANZO

Il fotoromanzo, un formato narrativo che combina immagini fotografiche e testi, può essere riutilizzato in chiave sociale e politica in diversi modi.

  1. Storie di Comunità: Creare fotoromanzi che raccontano le storie di diverse comunità locali, evidenziando problemi sociali come la povertà, l'immigrazione, la disabilità, o l'emarginazione. Ogni episodio potrebbe concentrarsi su un personaggio diverso e le sue sfide quotidiane, offrendo una visione più profonda delle realtà sociali.

  2. Educazione Civica: Sviluppare fotoromanzi che trattano temi di educazione civica, come i diritti umani, la democrazia, e la partecipazione attiva. Questi racconti potrebbero seguire un gruppo di giovani mentre imparano l'importanza del voto e dell'impegno civico, incoraggiando i lettori a diventare cittadini attivi.

  3. Movimenti Sociali: Documentare i movimenti sociali contemporanei tramite fotoromanzi che raccontano le storie di attivisti e di persone coinvolte in cause come il cambiamento climatico, i diritti delle donne, la giustizia razziale e l'uguaglianza LGBTQ+. Ogni storia potrebbe esplorare le motivazioni personali e le esperienze di chi lotta per il cambiamento.

  4. Fotoromanzi Interattivi: Creare fotoromanzi interattivi online che permettano ai lettori di fare scelte che influenzano il corso della storia. Questo potrebbe essere utilizzato per educare sulle conseguenze delle decisioni politiche o sociali, rendendo i lettori più consapevoli delle complessità delle questioni affrontate.

  5. Rappresentazione e Inclusione: Realizzare fotoromanzi che diano voce a gruppi spesso sottorappresentati, come le persone con disabilità, le minoranze etniche o le persone LGBTQ+. Questi racconti possono contribuire a una maggiore visibilità e comprensione delle loro esperienze e delle sfide che affrontano.

  6. Campagne di Sensibilizzazione: Collaborare con ONG e associazioni per creare fotoromanzi che sensibilizzino su temi specifici, come la salute mentale, la violenza di genere, o la crisi dei rifugiati. Questi materiali possono essere utilizzati come strumenti educativi nelle scuole o nelle comunità.

  7. Fotoromanzi Storici: Utilizzare il formato del fotoromanzo per raccontare eventi storici significativi legati a movimenti sociali e politici, portando alla luce figure storiche poco conosciute e le loro battaglie. Questo può aiutare a educare le nuove generazioni su temi di giustizia e uguaglianza.

  8. Progetti di Arte Urbana: Integrare fotoromanzi in murales o installazioni artistiche in spazi pubblici, creando un dialogo visivo e narrativo che stimoli la riflessione su questioni sociali e politiche nei luoghi in cui le persone vivono e lavorano.


FOTOROMANZO

PROGETTO IN CORSO: FOTOROMANZO

DA UN'IDEA DI GIORGIO VIALI

CERCASI SCENEGGIATRICE/SCENEGGIATORE

CERCASI ATTRICI/ATTORI MODELLE/MODELLI E COMPARSE

PROGETTO ZERO BUDGET

VICENZA, VERONA, PADOVA, TREVISO

CONTATTI:

INSTAGRAM: GIORGIOVIALI

INSTAGRAM: FOTOSERVIZIO

GIORGIOVIALI@GMAIL.COM

FOTOROMANZO #INSTAROMANZO #CINEROMANZO #VIDEOROMANZO #PHOTONOVEL #FOTOGRAFIA #CASTING #CINEMA #TEATRO #DANZA #ATTORE #ATTRICE #MODELLA #MODELLO #VICENZA #NORDEST #VERONA #PADOVA #VENETO #TREVISO #MESTRE #VENEZIA #ROVIGO #GIORGIOVIALI #MOSTRADELCINEMA #VENICEFILMFESTIVAL #VENEZIA2025 #VENEZIA82 #CINEMA #IBRIDAZIONI #VIDEAZIONI #CINEMASPERIMENTALE #VIDEOARTE #VIDEO #PRODUZIONECINEMATOGRAFICA #SCENEGGIATURA #SCENEGGIATORE #SCENEGGIATRICE #SERVIZIOURBANO #UNDERGROUNDFILMFESTIVAL #CORPOSOCIALE #USOIMPROPRIO #DRAMMA #DRAMMAURBANO #RITRATTOURBANO #MINUSCOLAPRO #MINUSCOLAPRODUZIONE #SOTTOCOSTO #CELESTEMALFATTA #SCEICCOBIANCO #FOTONOVELLA

CINEROMANZI

enter image description here

Tra l’inizio degli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Settanta, l’editoria italiana è segnata dalla rapida diffusione e dall’altalenante successo di una particolare tipologia di riviste para-cinematografiche, note oggi come cineromanzi. Pensate per un pubblico prima femminile e poi maschile, queste testate offrivano sulle loro pagine novellizzazioni a fumetti di pellicole coeve che, grazie all’uso di fotogrammi o fotografie di scena corredati di balloon e didascalie, permettevano alle lettrici e ai lettori di fruire di un lungometraggio in modo alternativo, svincolandone la visione dallo spazio della sala. Ragionando su un duplice aspetto che vede il cineromanzo come formato editoriale, da un lato, e come fenomeno culturale, dall’altro, Fotogrammi di carta propone una riflessione ad ampio raggio su questa realtà multiforme e complessa, facendo dialogare prospettive di analisi tradizionalmente contenutistico-formali con punti di vista affini alle diverse branche degli studi culturali.

CINEROMANZI

enter image description here

CINEROMANZI

I cineromanzi sono stati un fenomeno di straordinario successo negli anni Cinquanta, una specialità tutta italiana, un pezzo di storia dell’editoria popolare dimenticato nei decenni, un incrocio bizzarro tra il cinema e le letture di massa. A questo straordinario e affascinante fenomeno il Museo Nazionale del Cinema ha dedicato una mostra sorprendente e ricchissima, basata sulla collezione personale di Gianni Amelio, oltre che sui materiali appartenenti alle collezioni del Museo. La mostra ospitata all’Archivio di Stato di Torino ha esposto circa 200 cineromanzi originali, all’interno di un allestimento ricco di elementi scenograficiTra questi: la riproduzione in gigantografia di due cineromanzi e una grande bobina cinematografica snodata lungo il percorso di visita con le immagini del cineromanzo Senso, dal film di Luchino Visconti. Infine, una postazione interattiva per realizzare le copertine personalizzate dei cineromanzi esposti. Due le pubblicazioni realizzate dal Museo Nazionale del Cinema in occasione della mostra. “Lo schermo di carta. Storie e storie di cineromanzi”, ideato da Gianni Amelio e curato da Emiliano Morreale, rappresenta il primo organico tentativo di ricostruire la storia di questo fenomeno editoriale. Il volume contiene un testo inedito e un’intervista di Amelio, alcuni saggi di approfondimento firmati da studiosi di settore, schede storico-critiche sulle principali collane di cineromanzi e un ricchissimo apparato di illustrazioni. “Cineromanzi. La collezione del Museo Nazionale del Cinema”, un quaderno monografico con saggi critici, un ricco apparato iconografico e un catalogo analitico di tutte le pubblicazioni consultabili presso la Bibliomediateca del Museo Nazionale del Cinema “Mario Gromo”.

CINEROMANZI

enter image description here

CINEROMANZI

I cineromanzi erano, in pratica, fotoromanzi composti prendendo i fotogrammi dei film e aggiungendo didascalie e fumetti. In parte eredi degli adattamenti illustrati dei film, risalenti agli anni Dieci e sempre pieni di immagini ( con titoli come "Cinevita" e "I filmi appassionanti"): il cineromanzo sembrerebbe quindi un sostituto del film, un modo per portarselo a casa.

Ridotti a racconto, i singoli titoli diventano tutti simili, un unico grande film, riraccontato sulla carta. Il fatto è che cinema, fotoromanzo e cineromanzo sono figli di un immaginario comune, di un' immaginazione melodrammatica che, nella versione del cineromanzo, riduce (o riconduce) appunto tutto il cinema a un unico grande mélo: i film di Antonioni e Catene, Senso, La strada, i film sceneggiata napoletani e James Dean. Se alla fine degli anni Quaranta ci sono già dei cineracconti che arrivano a un passo dal fotoromanzo, la stagione d' oro (con il balloon vero e proprio) comincia probabilmente con "Super cinema", alla fine del 1950 (prima uscita Il brigante Musolino) e l' apogeo è a metà del decennio: nascono e muoiono "Fotoromanzo gigante" La lavorazione era a volte piratesca, fatta all' insaputa dei produttori (specie per i film americani): da copie pirata si prelevavano fotogrammi e li si componeva alla meglio, aggiungendo il testo e stampandoli su carta da quattro soldi. "Cineromanzo gigante" era pubblicato dalla Lanterna Magica, in realtà una emanazione delle produzioni De Laurentiis. Sono tra i cineromanzi di miglior qualità, che fanno largo uso anche di foto di scena, hanno un' autrice che firma i testi (Mara Baldeva), un ampio formato, ottima carta e a volte escono in contemporanea con i film (per La donna del fiume di Soldati addirittura prima), in sinergia con le produzioni della casa. La parabola del cineromanzo finisce col boom, anche se conosce qualche incarnazione successiva, in particolare in versione erotica. Se il cineromanzo è un prodotto reietto, il cineromanzo erotico è ultimo tra gli ultimi.