FOTOROMANZO

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FOTOROMANZO 2025

La prima boccata d'aria fresca del mattino si mescolava al profumo di caffè e croissant caldi in una delle piazze più affascinanti di Vicenza. Le luci dell’alba danzavano tra le antiche pietre dei palazzi e la giovane Beatrice, con una leggera maglia grigia e i capelli raccolti in una coda disordinata, attendeva l'apertura del negozio di gioielli dove lavorava. La commessa sognava già il suo incontro di oggi, un incontro che, a ben vedere, si preannunciava speciale.

Nella sua mente, si affacciavano ricordi di film romantici come "La La Land" e "Amélie". Si figurarono insieme, con le note di una melodia dolce che avvolgeva l'atmosfera. Immaginava il loro primo sguardo, un silenzioso scambio di promesse che, come nel film, avrebbe illuminato la piazza. In un attimo, lui l'avrebbe notata tra le altre commesse distratte, mentre il sole rifletteva la luce nei suoi occhi, e lei, arrossendo, avrebbe abbassato lo sguardo, come succede in quei momenti magici che raccontano i romanzi.

Ma lui, Alessandro, un uomo distinto con una giacca elegante che lo avvolgeva come un abbraccio, non aveva né la delicatezza dei film romantici né la poesia che ela rifletteva. La sua mente era abitata da immagini più audaci e provocanti, frutto delle sue letture appassionate e sporadiche di letteratura erotica. La vedeva, in quei pochi secondi in cui si erano incrociati, come una musa con il potere di stuzzicare ogni impulso. Non poteva fare a meno di immaginare un incontro fugace, ma intenso: il loro primo contatto, un leggero sfiorarsi delle mani mentre lei gli mostrava un anello scintillante, e il brivido che ne sarebbe derivato.

Beatrice, intanto, si abbandonava a pensieri idilliaci. Sognava di correre insieme sotto gli archi di palladio della Basilica Palladiana, le mani unite, mentre il vento le scompigliava i capelli e il battito del cuore si sincronizzava con quello di lui. Era certa che, se mai si fossero baciati, sarebbe stato un bacio come nei film, lungo e perfetto, carico di significato e promesse. Se avesse potuto, avrebbe messo in scena un’epifania romantica, una scena da film che racchiudesse tutta la loro essenza.

Ma Alessandro, riflettendo nei suoi pensieri sul loro incontro, immaginava qualcosa di più concreto, di più viscerale. Lo sguardo che la bellezza di Beatrice aveva attratto in lui risveglia anche i suoi più ardenti desideri. Si immaginava a passeggiare per le vie acciottolate, nella sua mente la scena si mutava in qualcosa di più intenso, più turistico, con scambi di sguardi carichi di tensione che avrebbero condotto a un ristorante elegante, dove il vino rosso scorrevano come promesse di passione. Un rendez-vous che si sarebbe concluso in un gesto audace, una fuga in un angolo appartato, mentre le luci di Vicenza brillavano in lontananza.

Il giorno scorreva con le piccole routine che accompagnavano l'apertura del negozio, ma l'improvvisa apparizione di Alessandro, un volto già noto nei miraggi di Beatrice, le fece accelerare il battito. L’aria si caricò di una scintilla, un connubio di sogni romantici e pulsioni carnali che avrebbero forgiato un incontro destinato a generare un'eco nel tempo. Due mondi, apparentemente inconciliabili, si stavano per incontrare, e mentre si avvicinavano l’uno all’altra, l’immaginazione di lei e di lui si fondeva in un momento unico, destinato a segnarli entrambi.


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